Sarri: “Il mio sogno è vincere la Champions League”

Lo scorso 10 Febbraio il City di Pep Guardiola umiliava il Chelsea con un perentorio e tennistico 6-0. Sarri veniva contestato duramente dai propri tifosi e messo sulla graticola dalla società presieduta da Abramovich. L’esonero era un’opzione concreta che avrebbe posto la parola fine all’esperienza inglese del tecnico italiano.

Il giorno seguente spiegavo, in un articolo, le ragioni della debacle del Sarrismo ribattezzato oltremanica come Sarri-Ball.

Da quel giorno ad oggi sono passati poco più di 100 giorni. Cos’è successo? Si può attuare un cambiamento radicale in 100 giorni?
Probabilmente no, sicuramente si possono mettere le basi per modificare, in positivo, l’atteggiamento mentale.

In concreto vi spiego cos’è successo.

In questi 100 giorni per la promi volta l’allenatore toscano ha dichiarato apertamente che il suo obiettivo, e conseguentemente quello della squadra da lui allenata, era vincere l’Europa League. Cosa significa questo? Che Sarri ha identificato, per la prima volta, la vittoria di un trofeo come un traguardo da raggiungere, al di là del bel gioco. Questo è il primo, vero ed efficace cambiamento che l’allenatore poteva mettere in atto per vincere il suo primo trofeo in carriera.

Cosa succede quando definiamo un obiettivo e alimentiamo la convinzione di poterlo realizzare? Succede che la nostra mente fa chiarezza sulla meta da raggiungere, ci spinge all’azione e ci aiuta a tirare fuori tutte le risorse necessarie per ottenere ciò che desideriamo.

E’ finita qua? Pare proprio di no.

Sarri ha infatti dichiarato: “Il mio sogno non è quello di vincere l’ Europa League , ma quello di vincere la Champions League. Non dobbiamo mettere limiti ai nostri sogni”.

In 100 giorni Maurizio Sarri ha avuto il merito di mettersi in discussione, di accettare la sfida del cambiamento e di perseguirla con coraggio.

Quando le cose non vanno come vorremmo, abbiamo sempre due possibilità: lamentarci della situazione che viviamo cercando alibi o lavorare affinché questa cambi, proprio come ha fatto l’allenatore del Chelsea.

A questo punto non ci resta che celebrare e festeggiare il nuovo Sarri, la vittoria ottenuta oggi e quelle che certamente arriveranno in futuro.

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