Il ruolo del Mental Coach durante il calciomercato

Domani parte, con un discreto ritardo, la sessione estiva di calciomercato della stagione 2020/21.

Il futuro di tantissimi calciatori sarà in discussione fino al 5 ottobre.

Ma come si comporta la figura del Mental Coach in questa particolare parte dell’anno?

Capita spesso che calciatori con cui lavoro mi sottopongano, nel periodo estivo, alcune proposte che, attraverso il proprio agente, le società gli fanno pervenire.

Succede quindi di interfacciarmi frequentemente con trasferimenti, cessioni, prestiti, rinnovi o risoluzioni. Situazioni che il più delle volte finiscono con il destabilizzare la mente del calciatore.

Ci tengo, prima di entrare nel dettaglio delle considerazione da fare insieme all’atleta, a sottolineare quello che è il compito del mental coach: il mio lavoro, invece, è quello di fornirgli gli strumenti necessari affinché lui esprima al massimo il proprio potenziale in campo.

Spesso il giocatore mi chiede un consiglio sulla proposta che gli viene fatta, la mia risposta è diversa da quella che darebbero amici, compagni e parenti.

– Per prima cosa, chiedo sempre al calciatore se ha ben presente in testa l’obiettivo della sua carriera.

Ci credi ancora? 

Lavoro su questo. Gli chiedo di ritornare sull’obiettivo, verifico le sue motivazioni e gli chiedo perché desidera realizzare quel determinato scopo.

Lavoro sulle sue motivazioni chiedendogli cos’è disponibile lui a fare per raggiungere l’obiettivo.

Quando il traguardo è chiaro, entriamo nella fase 2.

– Quale delle proposte sul tavolo è più funzionale per raggiungere l’obiettivo?

Il 60/70% dei dubbi si sciolgono in questa occasione.

– Ci sono situazioni, però, in cui il calciatore riconosce aspetti funzionali in più proposte. Allora gli chiedo di fare un lavoro: prendere un foglio e scrivere, per ogni proposta, gli aspetti che vanno nella direzione dell’obiettivo e quelli neutrali o che vanno contro.

Fatto questo, lo invito a concentrarsi solo sugli aspetti positivi e gli chiedo: secondo te, tra questi aspetti positivi, quali sono i più importanti per raggiungere l’obiettivo?

– Se la fase di stallo si protrae, la domanda diventa: quale di questi ti permette di realizzare più velocemente l’obiettivo?

Questi sono i 4 livelli entro i quali il calciatore riesce a produrre una scelta funzionale ed efficace sul suo futuro.

Bisogna fare attenzione a farsi dare consigli da persone vicine, con cui c’è molta confidenza. Chiedere un parere, a volte, significa scaricarsi delle responsabilità, dare ad altri le colpe o i meriti di un fallimento o un successo.

Il calciatore può chiedere consigli, ma anche la risposta di un’altra persona deve essere un elemento su cui riflettere, non una delega in bianco sulla scelta finale.

Quello che consiglio a un calciatore è di seguire i criteri elencati e comunicare alle persone interessate la propria scelta finale, chiedendo solo alla fine il loro parere.

Abituiamoci ad assumerci le responsabilità delle nostre scelte e dei risultati che ne derivano. E ricordati, nessuno è degno quanto te di decidere il tuo futuro.

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