Derby sconfitta annunciata… da Gattuso

Eccoci, ci risiamo!
L’anno scorso capitò a Sarri, che dichiarò di aver perso lo Scudetto in Hotel. In questo weekend Gattuso è riuscito a fare lo stesso programmando la sconfitta nel derby ancora prima che la partita iniziasse.

A cosa mi riferisco?
Alle dichiarazioni pre-gara dell’allenatore del Milan, al suo modo di comunicare, ai concetti e alle metafore da lui utilizzati.
Il linguaggio, oltre ad essere il principale mezzo di comunicazione utilizzato dalle persone, è anche un’arma potentissima per condizionare lo stato d’animo e creare convinzioni, sia verso se stessi che nei confronti di chi ci ascolta.

Mi spiego meglio.
Attraverso il linguaggio creiamo continue connessioni con il nostro cervello, inviando immagini e rappresentazioni della realtà che descriviamo. E’ evidente quindi come, prima, durante e dopo una performance, il linguaggio positivo aiuti a creare nella nostra mente immagini di vittoria, successo, gioia, sicurezza, consapevolezza, rafforzandoci e facendoci sentire imbattibili. Al contrario, il linguaggio negativo, alimenta dubbi, paure, incertezze e indebolisce le convinzioni e lo stato d’animo sia nostro che del nostro interlocutore.

Proprio ciò che è successo al Milan di Gattuso che, nei giorni precedenti al Derby ha ripetuto a più riprese: “All’andata non ci fecero respirare. Domani sarà la stessa gara“, “Non mi preoccupa la gara, ma cosa ti può lasciare la sfida se le cose dovessero andare male“, “l’Inter può farci male“, “mi preoccupano le altre 10 gare dopo questa“, “dobbiamo rispettare una squadra forte come l’Inter, che può farti male in qualsiasi momento“, per concludere con un grande classico del calcio nostrano: “non voliamo troppo alti, dobbiamo tenere i piedi per terra”. E’ questo il perfetto riassunto delle idee trasmesse alla squadra e delle immagini create nella testa dei giocatori e di tutto l’ambiente rossonero.

So già qual è la prima obiezione ma caricare troppo la squadra non si corre il rischio di essere presuntuosi?
Chi pone la questione dal punto di vista filosofico commette un gravissimo errore. Qui si tratta di comprendere il funzionamento della mente e utilizzare gli strumenti necessari per programmarla per vincere.
Con il giusto linguaggio abbiamo la possibilità di creare immagini e rappresentazioni positive. Ad esempio rievocare una vittoria, un successo, un momento di gloria, oltre a creare immagini positive potenzia il nostro strato d’animo. Ed è proprio con quello stato d’animo che andiamo in campo ad affrontare le sfide più difficili.

Ma questo molti allenatori, compreso Rino Gattuso, probabilmente non lo sanno. Ed è cosi che perdono le occasioni che potrebbero cambiare il corso della stagione e, perché no? La storia del calcio.

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