3 cose da fare per rialzarsi da una brutta caduta

Le sconfitte di Lazio e Inter hanno inevitabilmente spianato la strada della Juventus verso la conquista del nono scudetto consecutivo. Un crollo, se così si può definire, quello di biancocelesti e nerazzurri, che ridimensiona entrambe le squadre, frantumando i loro sogni di gloria e riportandole con i piedi a terra a cercare di capire per cosa lottare da qui a fine stagione. Per far questo, è necessario valutare la situazione secondo tre aspetti.

Il primo è legato all’obiettivo.

Bisogna sempre aver chiaro cosa si vuole ottenere e cosa ci siamo prefissati a inizio stagione. Quando capitano situazioni di questo tipo, in cui i risultati attesi faticano ad arrivare, la prima àncora è l’obiettivo che vogliamo raggiungere. Spesso si commette l’errore di voler analizzare ciò che non ha funzionato. Questo, però, finisce solo con il portarci a sviluppare un pensiero negativo.

Nel caso di Lazio e Inter, gli obiettivi prefissati a inizio stagione erano molto chiari: i biancocelesti puntavano alla qualificazione in Champions (obiettivo ancora in linea con la situazione attuale); i nerazzurri avevano l’obiettivo di avvicinarsi ulteriormente alla Juventus e, dati alla mano, ci sta riuscendo: ad oggi ha 8 punti in più rispetto all’anno scorso.

Bisogna restare bene àncorati a questi obiettivi.

Il secondo aspetto fondamentale è quello legato all’analisi delle risorse e delle cose che non hanno funzionato.

Quali sono le risorse che abbiamo a disposizione?

– Il numero di gare da qui alla fine della stagione e i punti ancora in palio;

– I giocatori disponibili all’interno della rosa, la loro condizione di forma, le qualità, le caratteristiche e i punti di forza di tutta la squadra.

Se ci sono risorse a disposizione, bisogna concentrarsi su quelle. La Lazio, per esempio, ha una percentuale molto alta di partite recuperate, mentre l’Inter ha nei suoi attaccanti due autentici trascinatori.

L’errore va ridotto al minimo, facendo capire a tutti che si tratta solo di un episodio. E gli episodi si possono assolutamente evitare e correggere con un supplemento di concentrazione e attenzione.

Il terzo aspetto è quello, invece, legato all’utilizzo delle risorse in funzione del raggiungimento dell’obiettivo.

Come faccio a ottenere quello che voglio? Faccio un’analisi dettagliata.

Guardo alla singola partita, per lavorare su come mettere in campo e sfruttare al massimo le caratteristiche della mia squadra gara dopo gara.

Mi focalizzo esclusivamente su una partita alla volta.

Nel mondo del calcio, applicare un simile ragionamento è complicato. Il più delle volte, quando si perde una partita, si pensa a come cambiare obiettivo. La cosa migliore, invece, è restare concentrati su se stessi, analizzando step by step il proprio percorso correggendo la rotta con lo sguardo sempre fisso all’obiettivo, che deve restare chiaro nella testa di tutti insieme alla motivazione, vera leva che spinge a superare le difficoltà.

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