Il successo di Zlatan Ibrahimovic spiegato dal Mental Coach

La settimana che si sta per chiudere, per Zlatan Ibrahimovic, è stata forse una tra le più intense della sua lunga carriera.

A pochi giorni dal suo 39esimo compleanno e dopo un’estate dal relax risicato, frutto anche degli impegni prolungati dall’emergenza coronavirus, lo svedese è tornato in campo lunedì a San Siro contro il Bologna, regalando con una doppietta la vittoria ai rossoneri.

Una gioia, però, durata poco: alla vigilia del match di Europa League contro il Bodo Glimt, lo svedese è risultato positivo al Covid19.

Lui ci scherza.

Chi prende il suo posto in campo, però, Lorenzo Colombo (18 anni) segna e gli rende omaggio: “Lui ci consiglia sempre con i suoi modi di fare. È un onore poter imparare da uno come lui”.

Modi di fare che mi sono trovato più di una volta a commentare dal suo ritorno in rossonero.

L’importanza di avere un campione come lui nello spogliatoio, il suo modo di vivere la professione, il suo carattere, il suo modello mentale da calciatore ancora affamato di successi ha determinato certamente un’inversione di rotta nel Milan.

Come positività e mentalità da leader hanno condizionato l’ambiente abbiamo già avuto modo di vederlo e commentarlo, ma le parole del giovane Colombo sono la manifestazione di come lo spogliatoio, più o meno consapevolmente, sia stato influenzato dai suoi modi.

Analizzare un campione come Zlatan Ibrahimovic mi offre l’occasione per approfondire un argomento importante, nel calcio ma non solo: le convinzioni.

Cosa porta un campione come Ibra a prefissarsi obiettivi importanti? La convinzione di poterli raggiungere e la consapevolezza dei propri mezzi.

A volte pensiamo che gli obiettivi siano traguardi irraggiungibili o, peggio ancora, che non averne (o non dichiararne) sia la scelta migliore per raccogliere risultati. In realtà fissare una meta è fondamentale per iniziare un viaggio.

Ciò che porta i grandi campioni con una mentalità vincente a dichiarare obiettivi importanti è la convinzione di poterli realizzare. 

Ma cos’è la convinzione? È una serie di certezze che una persona ha riguardo l’argomento che sta discutendo. Se sono convinto di raggiungere un determinato obiettivo significa che nella mia testa c’è la sensazione di ragionevole certezza di poterlo fare.

Ciò che permette a Ibra di essere così incisivo è quindi la forte convinzione che lui ha in tutto quello che fa, negli obiettivi che si prefigge e nella possibilità di raggiungerli.

Come si costruisce la certezza? Cassius Clay diceva che “è la ripetizione delle cose che ti porta a crederci. E quella credenza si trasforma poi in una convinzione profonda e le cose iniziano ad accadere”.

Come si rafforza la convinzione, come si costruisce la certezza del raggiungimento di un risultato e la consapevolezza dei propri mezzi? Con la ripetizione. Bisogna analizzare quali sono gli elementi necessari per raggiungere un obiettivo e capire come posso agire su quegli elementi per raggiungere quell’obiettivo. Mentre penso a come agire, a quello che devo fare, faccio qualcosa tutti i giorni, costruendo la certezza del raggiungimento di un determinato obiettivo.

Rischiare di passare per presuntuosi è facile, ma è bene ricordarsi che la consapevolezza si costruisce con una forte identità e la conoscenza di cosa fare per ottenere il risultato. La presunzione è il pensiero di essere forti e proprio in virtù di questo pensare di ottenere il risultato, dimenticandosi di agire in funzione dell’obiettivo.

Per questo motivo, appena lasciata alle spalle la sfida contro il Covid, il Milan di Ibra continuerà la sua strada verso successi importanti. Perché? Perché l’approccio mentale di Zlatan va in quella direzione. Per lui limiti e gli ostacoli sono semplicemente sfide da affrontare e vincere..

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