Il mental coach e il calciomercato

Dal primo settembre sarà ancora calciomercato. Il protrarsi della stagione 2020/21 ha portato inevitabilmente anche a uno slittamento delle date di acquisti e cessioni per i club, che avranno tempo fino al 5 ottobre per rinforzarsi.

Calciatori insoddisfatti della propria situazione inizieranno già in questi giorni a tempestare di telefonate il proprio agente alla ricerca di una nuova sistemazione per poter iniziare la prossima stagione in modo dignitoso. Procuratori che a loro volta passeranno intere giornate a telefonare ai direttori sportivi per proporre affari irrinunciabili.

Questo ritornello si ripete sistematicamente ad ogni sessione, condizionando scelte e lavoro di tutti. Sono tanti infatti gli addetti ai lavori, allenatori in primis, che dichiarano pubblicamente che il calciomercato crea difficoltà nella gestione del gruppo e soprattutto che non vedono l’ora che finisca.

Tutto questo accade perché spesso i calciatori vedono nel calciomercato la soluzione di ogni tipo di difficoltà e rimangono più  concentrati sulle trattative che su ciò che sono chiamati a fare in campo ogni giorno. Il calciomercato diventa così un elemento di distrazione.

Capita anche a me di sentirmi dire dai calciatori “non vedo l’ora di andare via  perché la situazione è  diventata insostenibile” oppure “hanno preso un altro giocatore nel mio ruolo e non so cosa fare”.

Caro amico calciatore, è opportuno che decidiamo a chi affidare la responsabilità dei risultati. Il tuo futuro, il raggiungimento dei tuoi obiettivi da chi e da cosa dipende?

Se hai una strategia di lavoro per migliorarti costantemente, se hai deciso di dare il meglio di te ad ogni singolo allenamento, se ritieni di avere le qualità necessarie per ottenere ciò che desideri allora la soluzione ce l’hai già in tasca.

Tutto questo è assolutamente indipendente dalla maglia che indossi. Giocare in un club o in un altro, rispetto a ciò che devi fare tu per te stesso, è assolutamente indifferente.

Allora riparti da te! Mettiti nelle condizioni di dare sempre il massimo in ciò che fai. Abbandona le scuse e gli alibi e sii onesto con te stesso.

Quando riuscirai ad esprimerti al massimo del potenziale che è dentro di te allora, e solo allora, chiama il tuo agente. Ma vedrai che a quel punto non ce ne sarà più bisogno. Saranno i direttori sportivi a chiamarlo per chiedere di te.

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