Come prepararsi mentalmente al ritiro pre-campionato (PARTE I)

Finita una stagione, ne parte subito un’altra. È ormai il mantra di questo 2020, destinato a entrare nella storia del calcio moderno per intensità.

Se i vincitori delle coppe europee ancora si godono il trionfo e il meritato riposo, per gli altri è tempo di tornare al lavoro.

Iniziano i ritiri e club, allenatori e giocatori iniziano a pianificare la prossima stagione.

La situazione è complessa: partire con il piede giusto sarà fondamentale, ma il poco tempo a disposizione per prepararsi al prossimo inizio rischia di non far smaltire al meglio energie fisiche e nervose accumulate negli ultimi mesi.

Ecco perché, oltre a quello fisico/atletico, sarà importantissimo un lavoro mentale volto a trovare il miglior approccio per ripartire al meglio.

Come? Seguendo questi 3 passi:

#1 Per prima cosa è fondamentale fare chiarezza: dobbiamo metterci davanti allo specchio, guardarci dentro in maniera lucida, razionale e neutrale e prendere coscienza di quelli che sono stati i momenti straordinari della stagione. Tutti li hanno vissuti: dai titolari alle riserve, passando per gli infortunati. Tutti hanno vissuto momenti fuori dall’ordinario.

Per semplificare le cose, una volta individuati, prendiamo carta e penna e li segniamo su un foglio.

Una volta scritti, è il turno dei momenti peggiori dell’annata. Nella mia professione non consiglio mai di guardarsi indietro, ma questa volta è importante per prendere consapevolezza di quello che sono oggi, capire le situazioni straordinarie, le abilità che mi hanno portato a realizzarle e prendere coscienza delle aree di miglioramento

#2 Prendere consapevolezza di quello che sono oggi: capire quelle situazioni straordinarie, cosa mi ha portato a realizzarle, quali sono stati punti di forza, le leve che mi hanno permesso di ottenere quei successi e, dall’altra parte, acquisire consapevolezza sulle mie aree di miglioramento.

#3 Infine è necessario creare entusiasmo: una volta acquisita consapevolezza, cerchiamo di capire dagli aspetti positivi e dalle aree di miglioramento chi sono e qual è il mio potenziale, con l’intento di utilizzarlo nella nuova stagione. Così facendo mi proietto verso il futuro.

Finito qui?
No, domani gli ultimi punti del modulo che definisco “i 7 passi“…

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