“Voglio vincere il Pallone d’Oro”. Per il Mental Coach è possibile se…

Sono cresciuto con questo sogno nella mia testa. Una motivazione continua, con due modelli nella mia vita: Zidane e Ronaldo.

Cinque anni fa ho compiuto 30 anni. Mi è venuta in testa l’idea di vincere il pallone d’oro. Mi sono detto: <<Da oggi lavorerai duro e sarai deciso per vincerlo>>. Ho lavorato tanto per arrivare qui, mantenere sempre questo sogno nella mia testa ha reso tutto possibile.

Cari bambini, continuate a sognare il pallone d’oro. Sono cresciuto nel calcio di quartiere, tutto è possibile. Questa ne è la dimostrazione”.

Le hai riconosciute vero? Queste sono le parole che Karim Benzema ha pronunciato in occasione della consegna del Pallone d’Oro 2022. Leggendole rimane lo stupore per il percorso fatto da questo grande campione. Tutto ha inizio da un piccolo quartiere e termina sul tetto del mondo. Terminata la lettura è facile pensare “che fortuna” oppure “beato lui che ce l’ha fatta”.

In realtà, all’interno di questo discorso, ci sono ben tre strumenti che hanno reso possibile questo traguardo. Sono gli stessi strumenti che anch’io utilizzo per svolgere la mia attività di Mental Coach con i calciatori professionisti.

Oggi voglio approfittare di questa circostanza per dare anche a te che, stai leggendo queste mie riflessioni, gli stessi strumenti che hanno permesso a Karim Benzema, e molti altri campioni, di raggiungere il successo.

Vediamoli uno alla volta.

Il primo, fondamentale, è certamente quello del sogno. Il sogno è contemporaneamente punto di partenza, viaggio e meta. È ciò che ci muove, che dà un senso alla nostra vita. Come ho scritto nel mio libro Gioco di testa “è qualcosa che ancora non ho ma nel momento in cui l’avrò mi cambierà la vita”. Benzema lo ricorda a tutti, rivolgendosi soprattutto ai ragazzi, invitandoli a credere che tutto è realizzabile attraverso il lavoro, senza distinzione. I sogni sono per tutti, indipendentemente dal ceto sociale, dal luogo di nascita o dalle possibilità.

E io ti dico una cosa: segui il consiglio di Benzema. Credi nei tuoi sogni e lavora costantemente per realizzarli.

Il secondo aspetto chiave è trasformare il sogno in Obiettivo. Anche per Karim è stato così. Ad un certo punto della sua carriera (il compimento dei 30 anni) il sogno è diventato un obiettivo, chiaro e definito: vincere il Pallone d’oro. Spesso pensiamo ad obiettivi vaghi come ad esempio “arrivare più in alto possibile”, “fare bene”, “essere protagonista”. Tutte cose positive ma evidentemente astratte, aleatorie e non tangibili, concreti e misurabili. Caratteristiche indispensabile perché il sogno si trasformi in obiettivo e lo stesso possa essere raggiunto.

Il terzo strumento riguarda i modelli di riferimento, quello che tecnicamente viene definito Modeling ovvero la capacità di trarre ispirazione da qualcuno che si è già affermato nel nostro ruolo. Il modeling, o più semplicemente il ricalco, consiste nello studiare il nostro modello di riferimento, copiarlo e replicare i suoi gesti, i suoi atteggiamenti e le sue azioni al fine di ottenere gli stessi risultati. Benzema racconta apertamente di aver avuto due modelli di riferimento: Ronaldo e Zidane, appunto due campioni che hanno vinto il pallone d’oro. Lui stesso li definisce “modelli di vita”, qualcosa che va al di là degli aspetti tecnici e che si spinge oltre il rettangolo verde.

Questi sono tre strumenti efficaci per realizzare obiettivi importanti e raggiungere il successo. Il mio consiglio è semplice e concreto: sogna, trasforma il sogno in un obiettivo concreto e scegli un modello di riferimento che possa ispirarti ed indicarti la strada giusta da seguire, fino al traguardo!

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